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Storia della Parrocchia

“Da tempo i fedeli delle località “Cava”, “Santo Janni” e “Alli” chiedono con insistenza un presbitero stabile e una Chiesa nella quale possono essere convocati in assemblea liturgica, specialmente nel giorno del Signore”. Sono le parole di S.E. Mons. Antonio Cantisani, Arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, scritte nella bolla di erezione della Parrocchia “Maria Madre della Chiesa”. Il desiderio del popolo di Dio di avere la Chiesa, grazie a Dio, viene finalmente esaudito. Alcuni fedeli si sono interessati a coinvolgere gli abitanti della zona nella raccolta di offerte utilizzate per la compera del terreno sul quale, oggi, sorge questo tempio. Dapprima il seminterrato, nel quale i fedeli, sempre numerosi, si radunavano per la partecipazione della S. Messa nelle domeniche e nei giorni festivi. Dopo il Nulla osta della Commissione diocesana di Arte Sacra in data 5/8/1989, in seguito all’acquisizione dell’area, formalizzata con il passaggio dell’immobile dall’istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero alla parrocchia “Maria Madre della Chiesa”, in data 25/9/1989, avuta l’approvazione del progetto da parte del Comune di Catanzaro in data 19/4/1991 e l’autorizzazione del Genio Civile, il 26 Aprile 1992, l’Arcivescovo emerito Mons. Antonio Cantisani, con una solenne celebrazione benedisse l’area e pose la prima pietra di questa Chiesa che lui fortemente volle e costantemente seguì. I lavori ebbero così inizio, fino al completamento dei lavori. Il 27 dicembre 1997 alle ore 16:00 l’Arcivescovo emerito Mons. Antonio Cantisani presiedette la Celebrazione eucaristica con i l Sacro Rito della Dedicazione della nostra chiesa parrocchiale, aprendola al culto dei fedeli. Le tre campane, in perfetto accordo musicale, hanno un peso complessivo di Kg 445 e un diametro rispettivamente di mm 710, 630 e 570, aventi come note musicali: DO, RE e MI. Di particolare interesse sono le decorazioni ed iscrizioni poste su ciascuna campana le quali sono legate alla storia della nostra comunità: un primo logo dedicato dall’Arcivescovo emerito Mons. Antonio Cantisani a Gesù Cristo unico Salvatore, rappresentato da un immagine di Gesù Salvatore; un secondo logo raffigurante l’immagine della Madonna col Bambino, che ricorda l’inizio dell’opera di evangelizzazione del Movimento Apostolico; un terzo logo l’effige di San Giovanni Battista quale segno di onore e venerazione della comunità di S. Janni al Santo Patrono.